“African Cool” di Pinko: pronte per affrontare con stile la calda estate 2013?

Presentata lo scorso febbraio in occasione della Fashion Week di Milano,
la collezione “Pinko for Ethiopia” porta un messaggio 100% etico nel mondo della moda.

Poter acquistare e indossare qualcosa che, oltre ad essere esteticamente bello, sia frutto di nobili azioni dà grandi soddisfazioni. Si colloca in questa tipologia di prodotto la capsule Pinko for Ethiopia, una mini collection attraverso la quale il brand italiano nella Primavera Estate 2013 ha voluto rilanciare la sua Bag, un vero e proprio ‘tormentone‘ degli anni ’90.

Non si tratta solo di rivestire la borsa dei colori e delle fantasie dell’Africa, si tratta di realizzarla tutta intera in Africa! Disponibile in sei varianti ad un prezzo di 58€, ogni borsa viene prodotta dalle donne di un opificio di Adis Abeba, capitale dell’Etiopia. In canvas stampato, ha manici in pelle e chiusura a corno. L’interno è foderato in cotone naturale e dotato di tasca portaoggetti chiusa da zip e due tasche portatelefono.

All’interno della capsule “Pinko for Ethiopia” oltre alle borse troviamo anche la maglia in felpa stampata che vedete qui sopra. Declinata in tre versioni (rosso/ bianco, verde/nero, bianco/fucsia), è girocollo ed ha maniche al gomito e bordi a contrasto. Il prezzo di vendita è di 135€.

A seguire il progetto la stilista e Ambasciatrice Etica della Moda in Italia Marina Spadafora, scelta da Pinko per curare la parte creativa di “Fashion for Development“, che da tempo si batte per lo sviluppo della moda nel terzo mondo.

“‘Fashion with a mission‘ è il mio credo e ho voluto esprimerlo nelle Pinko bag for Etiopia” racconta la Spadafora. “I disegni riprodotti appartengono alle pitture corporee delle popolazioni indigene della Valle dell’Omo, non toccate dalla civilizzazione. Si tratta di segni particolari, unici, dal valore simbolico, sociale o giocoso, espressioni della personalità di ogni membro, ma durano poche ore, perché gli indigeni si tuffano nel fiume per pulirsi dei colori e cominciare nuove figure.”